Certificazioni UNI EN ISO

 

Il sistema di qualità nei contratti di appalto

La certificazione del sistema di qualità è un tema complesso e dietro a questo certificato ci sono molti sforzi finanziari ed organizzativi. Esistono degli accordi internazionali secondo i quali, la certificazione UNI EN ISO operata in Italia da un determinato organismo di certificazione sia riconosciuta anche nel resto dell’Unione Europea e viceversa. Cercheremo di esporre la questione in modo semplice a livello propedeutico, giusto per capire quali problemi bisogna affrontare per una certificazione UNI EN ISO.

 

Organismi di certificazione UNI EN ISO.
Le certificazioni dei sistemi di qualità UNI EN ISO sono rilasciate dagli organismi di certificazione (O.d.C.). Non bisogna confondere gli “organismi di certificazione” (O.d.C.) con le “società organismi di attestazione” (S.O.A.), sono cose diverse.  In particolare, il lavoro svolto dagli organismi di certificazione per attestare l’esistenza di un sistema di qualità non deve essere confuso con altre etichette di qualità come ad esempio, il marchio CE o le denominazioni di origine controllata (D.O.C.). A differenza delle S.O.A., gli organismi di certificazione UNI EN ISO non hanno l’obbligo di particolari forme societarie, non devono essere autorizzate da enti governativi e non sono sottoposte al controllo e vigilanza dell’Autorità nazionale anticorruzione – A.N.AC. (ex Autorità per la vigilanza dei contratti pubblici – A.V.C.P.). Per gli organismi di certificazione è prevista la procedura dell’accreditamento.

 

Accreditamento degli organismi di certificazione.
Lo scopo della certificazione UNI EN ISO è quella di garantire sia in Italia che all’estero la qualità di un determinato prodotto o servizio e questo riconoscimento consente all’imprenditore di esportare con più facilità. Dunque, vista la responsabilità a cui si è sottoposti, per poter svolgere l’attività di certificatore bisogna avere delle indiscutibili competenze riconosciute tramite l’accreditamento. L’accreditamento consiste nell’essere accettati come soci o comunque iscritti in una associazione di categoria la cui reputazione è più che ottima. Così come succede per l’iscrizione in un albo professionale, per essere accettati in queste associazioni bisogna superare i test di valutazione che sono molto severi e selettivi. Nel nostro Paese l’ente di accreditamento è ACCREDIA, si tratta di una associazione riconosciuta senza fini di lucro dotata di personalità giuridica di diritto privato così come risulta dal decreto 22 dicembre 2009 del Ministero dello Sviluppo economico (gazzetta ufficiale n. 20 del 26 gennaio 2010 serie generale). Se state cercando una società di certificazione UNI EN ISO, potete consultare il sito www.accredia.it  e nella home, cliccate su “banche dati” e poi, sulla parte sinistra troverete una serie di categorie che dovrete selezionare in funzione delle Vostre necessità.

 

Brevi cenni sulle tipologie dei certificati.
La certificazione UNI EN ISO attesta che determinati aspetti dell’impresa sono conformi ai protocolli di qualità e sicurezza, come ad esempio: gestione della qualità, gestione ambientale, gestione della sicurezza e salute dei lavoratori, gestione della sicurezza stradale, etica e dell’energia. Quindi, bisogna avere delle idee chiare prima di decidere sul tipo di certificazione che si intende ottenere. Provate a rispondere a questa domanda: a cosa mi serve la certificazione? Mi serve per garantire la qualità dei prodotti o per garantire il pieno rispetto di tutte le norme in tema di sicurezza e salute dei lavoratori?

 

In funzione delle gare di appalto.
Nei bandi di gara, gli enti appaltanti possono chiedere che i concorrenti siano in possesso anche di un certificato UNI EN ISO di una serie scelta in funzione del tipo di contratto. Nella generalità dei casi, nelle gare di appalto i certificati UNI EN ISO più richiesti sono della serie 9000, 9001 sulla gestione qualità e 14001 sulla gestione ambientale. Se esiste tale certificato, questo documento verrà indicato come valido anche nell’attestato S.O.A. ma in ogni caso, se richiesto in una gara di appalto è consigliabile allegare una copia del certificato UNI EN ISO fra i vari documenti dell’offerta.

 

Attività dei consulenti.
Ogni libero professionista del settore e con specifiche competenze può fornire assistenza per l’ottenimento del certificato UNI EN ISO ma in genere, questi consulenti sono ingegneri iscritti all’albo. Non è obbligatorio avere un consulente ma bisogna tenere presente che le procedure prevedono la redazione di un manuale ad uso interno. Il consulente interviene nella prima fase preliminare per valutare i punti di criticità dell’impresa e successivamente, fornisce tutta l’assistenza necessaria nei rapporti con i tecnici della società certificatrice. Sotto diversi aspetti, i consulenti svolgono un ruolo di manager a tempo e non è uno spreco di danaro averne uno al proprio fianco.

 

Attività delle società certificatrici.
Le società certificatrici accreditate hanno una lunga esperienza e non Vi dovete preoccupare, fanno tutto loro. Per il motivo che la certificazione UNI EN ISO è un’atto volontario, il giusto atteggiamento è quello di aprire le porte della propria impresa e senza nascondere nulla. I tecnici delle società certificatrici sono professionisti e nelle varie fasi per l’applicazione delle norme Vi aiuteranno nella soluzione di qualsiasi problema da risolvere, a condizione che esista la volontà di accettare eventuali critiche e provvedere alle modifiche richieste. L’unico suggerimento è quello di scegliere una società certificatrice che abbia la sede il più possibile vicino a voi. Nel sito www.accredia.it  troverete un lungo elenco con indirizzi e telefoni.

 

I costi.
Sono molto variabili e sono in funzione di alcuni fattori come ad esempio, la serie UNI EN ISO richiesta, la dimensione e tipo dell’impresa. Esiste un tariffario con un minimo ed un massimo e si consiglia di chiedere non meno di tre preventivi per il servizio di consulenza e tre preventivi per la società di certificazione. In genere, i preventivi di spesa vengono forniti a gratis.

 


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A cura della redazione.
Responsabile sito web:  Fabbri Vittorio

Prima pubblicazione:     24 febbraio 2016
Ultimo aggiornamento:  25 ottobre  2022

 

 

 

 


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